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| IDG860700202 | |
| 86.07.00202 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ferraro Bruno
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| Amministratore di societa' e lavoro subordinato
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| Giur. merito, an. 18 (1986), fasc. 2, pt. 4, pag. 444-450
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D312203; D312214; D312223; D74
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| Dopo un sommario excursus storico, corredato di ampi richiami di
dottrina e giurisprudenza, l' A. comfuta le tesi che negano la
possibilita' del cumulo sul rilievo che il rapporto di lavoro
subordinato costituito con la societa' integra un contratto con se
stesso ed e' viziato da conflitto di interessi. Il problema va invece
risolto caso per caso, verificando se la qualifica di lavoratore
subordinato sia stata espressamente conferita dai competenti organi
amministrativi e se sussista la soggezione ad un potere esterno di
controllo, direzione e disciplina dello stesso organo amministrativo.
Cio' premesso, nulla osta all' ammissibilita' del cumulo, sia nelle
societa' di persone che nelle societa' di capitali, e, su queste
ultime, senza distinzioni fra i vari componenti del Consiglio di
amministrazione (ivi compresi l' amministratore delegato ed il
direttore generale), con l' unica eccezione dell' amministratore
unico. In ogni caso, e' ammesso il ricorso all' art. 2126 c.c., o, in
alternativa, all' art. 2041 c.c. per conseguire un indennizzo per le
operazioni svolte in assenza di valido rapporto negoziale.
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| art. 2094 c.c.
art. 2126 c.c.
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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