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Documento


165019
IDG860900145
86.09.00145 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fiandaca Giovanni
La tipizzazione del pericolo
Delitti e pene, an. 2 (1984), fasc. 3, pag. 441-472
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D501
Dopo alcune note preliminari riguardo all' incremento dei "reati di pericolo" nei moderni sistemi, l' A. fa notare i numerosi vantaggi che sono collegati ad un eccessivo diffondersi di questo modello criminale. Di qui il bisogno di avviare direttive politico-criminali sufficientemente adatte a fornire il futuro legislatore dei mezzi di razionalizzazione delle proprie scelte in questo campo. Le differenti categorie di "crimini di pericolo" vengono esaminate da un punto di vista dogmatico. Scopo di questa analisi e' sottolineare gli aspetti problematici piu' significativi dell' argomento cosi' come offrire elementi di ausilio per ottenere la migliore tecnica legislativa che regoli ciascun reato. Le possibilita' di far rispettare questi differenti tipi di "crimini di pericolo" sono considerate nei loro aspetti politico-criminali. La natura dei beni protetti (individuali o collettivi) e' presa come riferimento. Nell' ultima parte di questo articolo l' A. tenta di sottolineare i diversi impatti del pericolo "astratto" e "concreto" nei rispettivi campi della prevenzione generale e speciale.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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