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165156
IDG860900282
86.09.00282 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gorla Gino, Roselli Federico
Per la storia del potere dei giudici in Italia fra il secolo XVI e i secoli XIX - XX fino alla cessazione dello Statuto Albertino: alcune tracce
Foro it., vol. 109, an. 111 (1986), fasc. 3, pt. 5, pag. 93-105
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
S78
(Sommario: Pt. I. Premesse comuni alle due parti. A) Il periodo storico considerato in ciascuna parte. B) Inquadramento dell' esperienza italiana in quella europea e distinzione fra vari Stati preunitari. Lacune. C) Perche' "potere dei giudici" e non "potere giudiziario"? D) Perche' "alcune tracce"? 2. Sguardo retrospettivo ai secoli XII-XV. 3. Tratti "soggettivi" comuni ai vari stati italiani, con annotazioni per l' Europa. 4. La gerarchia delle "auctoritates", la letteratura forense, l' eroe culturale. 5. Le fonti del diritto: i Tribunali Supremi e i loro forensi, depositari del "diritto comune" e degli "iura naturalia". 6. La funzione di unificazione del diritto nell' interno dello Stato e l' unificazione fra Stati. 7. Il valore vincolante dei precedenti giudiziali dei Tribunali Supremi. 8. Potere dei Tribunali Supremi di stabilire il "ritus" o "stylus curiae in ordinatoriis". 9. La "interinatio" dei Senati di casa Savoia, di Milano e dei Parlamenti francesi. 10. Gruppi regionali e famiglie in Italia. 11. Il "substrato economico sociale". 12. Il problema della decadenza del potere dei giudici e dei connessi forensi fra la fine del secolo XVIII e i secoli XIX-XX. 13. Parentesi su Inghilterra. Pt. II (F. Roselli))
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