| Una distinzione viene fatta tra il concetto di sistema penale e
quello di diritto penale. Strettamente collegati al sistema penale
legale sono il sistema e la pratica che potremmo chiamare penali
(sulla base di un concetto sociologico) ma che non sono regolati dal
diritto e sono persino illegali: per esempio la pena di morte
extragiudiziale in alcuni Stati dittatoriali, l' eliminazione degli
avversari politici, la tortura. L' A. analizza poi le conseguenze
dell' evoluzione del diritto penale liberale verso la formazione
delle teorie utilitaristiche della pena. Oltre alla tradizionale
suddivisione in teorie di prevenzione generale negativa e positiva
(da un lato) e quelle di prevenzione speciale positiva e negativa, l'
A. suggerisce un' ulteriore distinzione basata su due differenti tipi
di relazioni tra le funzioni penali effettive e quelle stabilite. Il
primo tipo e' quello in cui i termini teoretici sono falsificati o
contraddittori riguardo alle funzioni effettive messe in atto dal
sistema (cioe' la relazione ideologica). Il secondo tipo e' quello in
cui questi termini teoretici si accordano con queste funzioni e ne
costituiscono una razionalizzazione (cioe' la relazione
"tecnocratica"). Nel primo caso ci si da' una immagine di come il
sistema "dovrebbe essere"; la teoria lo legittimizza e lo idealizza,
producendo cosi' una falsa immagine delle funzioni sviluppate dal
sistema penale. Queste teorie mirano al corpo sociale nel suo
complesso e ci mostrano cosi' un aspetto della ideologia principale
nella societa'. Il secondo tipo di teoria ci permette di scoprire
effettivamente le funzioni e i meccanisi esistenti all' interno del
sistema penale. Questo tipo mira princpalmente a coloro che possono
esercitare poteri all' interno della societa', fornendo loro una
conoscenza funzionale alla tecnologia del potere. Il primo caso si
riferisce alla produzione di una "conoscenza" ideologica, mentre il
secondo concerne una "conoscenza" tecnocratica. Il gruppo di teorie
"ideologiche" include le teorie sulla prevenzione speciale positiva,
cosi' come quelle sulla prevenzione generale negativa, mentre il
gruppo di teorie tecnocratiche include la teoria della prevenzione
speciale negativa e quella della prevenzione generale positiva. L' A.
mostra poi le conseguenze determinate da questa distinzione
riferendosi a una metodologia che e' necessaria per criticare le
teorie punitive all' interno del quadro di una controstrategia che
costituisce una parte essenziale del programma di criminologia
critica come dei procedimenti penali. Per quanto riguarda le teorie
"ideologiche", lo scopo principale e' sottolineare la differenza e
opposizione tra teoria e realta', cosi' come la falsificazione delle
teorie da un punto di vista empirico. Nel caso delle teorie
"tecnocratiche", invece, ragioni sono avanzate dalla
razionalizzazione delle funzioni penali e il meccanismo reale dei
sistemi penali e il loro effetto sulla societa', collocando gli
interessi delle masse e delle classi subordinate e quelli delle
classi dirigenti fianco a fianco e confrontando i loro due differenti
punti di vista. In altre parole, i principi umanistici sono in
contrasto con i principi tecnocratici della produzione di conoscenza.
Piuttosto che criticare le teorie sulla base della loro maggiore o
minore corrispondenza con la realta', nel secondo caso la critica e'
concentrata sulla sua propria realta', cioe' l' unione del sistema
penale con il sistema sociale che il primo aiuta a stabilire per
mezzo delle funzioni che esso realmente compie.
| |