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165210
IDG860900337
86.09.00337 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Mosconi Giuseppe
Crisi del diritto e critica della devianza
Delitti e pene, an. 2 (1985), fasc. 2, pag. 269-292
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D59; F321; F420
Scrivendo questo articolo, l' A. tenta di mostrare perche' i riferimenti alla "devianza" non possono piu' essere usati per spiegare i fenomeni relativi. Soprattutto e' chiamata in causa la norma legale come possibile criterio per definire una devianza "a contrario". Mutamenti, crisi e contraddizioni interne al diritto invalidano questi riferimenti, particolarmente la deformalizzazione, la delegittimazione della legge, la sua natura pragmatistica dispersiva, le differenti contraddizioni che nascono al suo interno (tra permissivita' ed autoritarismo, tra delegittimazione e importanza simbolica, tra generalita' e particolarismo). Tutte queste contraddizioni sono simili a quelle che sorgono dall' analisi di certi aspetti dell' opinione di Luhman sviluppata nel secondo paragrafo. Qui si mette particolarmente in rilievo l' ambiguita' di Luhman nel definire, da un lato, la relazione tra l' individuo e il sistema, cosi' da fare apparire l' individuo superficiale e contraddittorio, e, dall' altro, il concetto di senso e comunicazione. Comunque, se queste analisi sono il risultato forzato del suo tentativo di spiegare che la societa' ha la capacita' di controllo, esse potrebbero essere interpretate come un indicatore delle contraddizioni all' interno delle relazioni sociali.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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