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Documento


165218
IDG860900345
86.09.00345 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pavarini Massimo
Il sistema della giustizia penale tra riduzionismo e abolizionismo
Delitti e pene, an. 3 (1985), fasc. 3, pag. 525-553
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D59; D683; F4251
Chiarite, nella prima parte dell' opera, le differenti accezioni dei termini "abolizionismo", "abolizionismo penale radicale", "abolizionismo istituzionale" e "riduzione penale", l' A. analizza criticamente i contenuti scientifici dell' approccio radicale all' abolizionismo. L' A. constata che non e' in alcun modo possibile trovare originalita' scientifica nella produzione di una prospettiva abolizionista. La "novita'" di questo pensiero risiede nel fatto che piccole parti di conoscenza gia' acquisita sono state usate in senso strettamente politico. L' A. offre poi un' analisi dettagliata del settore c.d. "distruttore" della produzione abolizionista cioe' la critica del sistema penale. Questo e' senza dubbio l' aspetto piu' accettabile della critica abolizionista del sistema punitivo legale. Maggiori perplessita' sorgono tuttavia riguardo agli obiettivi del pensiero abolizionista. Nella seconda parte l' A. analizza dettagliatamente le numerose lacune abolizioniste, mentre nella parte successiva tenta di dimostrare come si deve agire senza il sistema penale garantendo nello stesso tempo la necessaria disciplina sociale. L' A. conclude descrivendo come "fare buon uso" della teoria abolizionista senza essere abolizionisti.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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