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165388
IDG861200174
86.12.00174 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bettinelli Ernesto
Alla ricerca del diritto dei partiti politici
relazione svolta al V colloquio italo-tedesco di diritto pubblico, Karksruhe, 31 maggio-1 giugno 1985
Riv. trim. dir. pubbl., an. 35 (1985), fasc. 4, pag. 1001-1063
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D0432; D04321
La configurazione giuridica del soggetto "partito politico" elaborata dalla giurisprudenza e dalla dottrina diverge profondamente dalla realta'. In particolare la giurisprudenza e' partita dalla qualificazione civilistica del partito come associazione di fatto per inquadrarlo nella categoria delle "associazioni di associazioni". Una tale costituzione, in effetti, puo' essere utile ai fini pratici: per definire, talora un po' casualmente, i rapporti tra le varie articolazioni del partito con terzi o addirittura tra le medesime. Simile modello si rivela, pero', del tutto inadeguato non solo dinanzi alla verita' storica, ma anche di fronte alla stessa evoluzione legislativa. E' pertanto indispensabile procedere a una precisa e tendenzialmente completa indagine sul diritto positivo che regola oggi i vari aspetti della vita dei partiti, in modo da sistemare i vari frammenti normativi per valutarne il senso ed, eventualmente, le reciproche incoerenze. Oggetto della ricerca non e' soltanto la legislazione elettorale, quella sul finanziamento pubblico dei partiti, ma anche quella piu' minuta relativa ai tanti trattamenti di favore che l' ordinamento riserva alle formazioni politiche presenti negli organi rappresentativi (sono stati considerati il regime fiscale dei partiti, la protezione accordata alla loro attivita' di comunicazione ecc.). Da una siffatta analisi, che si estende al diritto vivente, emerge indubbiamente la specialita' del diritto dei partiti e, per certi versi, la sua estraneita' rispetto al diritto comune; tanto che da parte di taluno si e' parlato di "immunita'" per descrivere la situazione delle forze politiche. Tuttavia, piu' recentemente, si e' potuto riscontrare una tendenza diversa: la disponibilita' degli stessi partiti - e dei soggetti che materialmente si riconoscono in essi - a cercare una sempre piu' ampia tutela giurisdizionale per far valere nei confronti di terzi determinati interessi o diritti (la loro personalita' morale, la loro immagine) o addirittura per definire i loro conflitti interni. Il fenomeno puo' essere un altro segno della crisi del sistema dei partiti oppure, piu' ottimisticamente, un sintomo della loro reintegrazione nell' ordinamento e nella societa' civile.
art. 49 Cost. l. 25 gennaio 1982, n. 17
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