| Tra le cause principali della mancanza, in America Latina, di uno
sviluppato e articolato processo di integrazione regionale sul
modello europeo, che pure sembrerebbe costituire un innegabile mezzo
di sviluppo economico-sociale, ne vanno individuate prevalentemente
due: l' autoritarismo e l' accentuato nazionalismo che accomunano,
tra l' altro, il subcontinente americano ai paesi di recente
indipendenza. A tal riguardo l' articolo prende in considerazione,
non a caso, tre paesi che costituiscono gli esempi piu'
caratteristici dell' intera regione: l' Argentina, che sta iniziando
il difficile cammino di democratizzazione; il Cile, stretto tra dura
dittatura militare e forte crisi economica e il Messico, nel quale
una riforma agraria ultracinquantennale ed i principi del
"costituzionalismo sociale" non hanno di molto modificato i rapporti
di potere di tipo ottocentesco. Per ognuno dei tre paesi si sono
prese in esame le radici storiche che ne hanno influenzato la vita
costituzionale nonche' i multiformi sviluppi che quest' ultima ha
avuto nei decenni piu' recenti e che continuano a condizionare tanto
la realta' interna che internazionale di detti stati. Se si vuole,
comunque, comprendere a fondo il grande ruolo che l' intera regione
ibero-americana puo' giocare nelle relazioni internazionali appare
indispensabile prescindere da una valutazione fondata su parametri
euro-nordamericani considerando, all' opposto, i principi ed i valori
peculiari e comuni all' intera area.
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