| L' A., nell' esaminare il problema occupazionale, pone in risalto la
drammaticita' dello stesso citando dati e cifre significativi dell'
ampiezza internazionale del fenomeno e soffermandosi, per quanto
riguarda il nostro Paese, sull' andamento dell' occupazione
dipendente nei vari settori produttivi nel periodo 1974-1985, con
specifici riferimenti alle singole Regioni. L' A., inoltre, enumera
le varie politiche di gestione del "capitale umano", che diverranno
nel breve e medio termine di primaria importanza, soffermandosi
soprattutto sul valore della formazione rispetto alla crescita
economica e sociale del Paese. Nell' ultima parte dell' articolo l'
A. sostiene la necessita' di delineare un nuovo quadro per gli
interventi specifici sul mercato del lavoro, attraverso l'
allentamento e la flessibilizzazione di alcuni vincoli rigidi
attualmente esistenti; il mantenimento di uno "zoccolo" di
tutela-garanzia fondamentali, soprattutto per le fasce piu' deboli di
manodopera; la sostituzione e/o integrazione della tutela del
lavoratore con forme di controllo pubblico sui processi di
cambiamento organizzativo e produttivo; l' abbandono, infine, del
modello unico di rapporto di lavoro a tempo pieno tenendo conto delle
reali tipologiche del lavoro.
| |