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Documento


165969
IDG860400202
86.04.00202 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Febbraio Alberto
L' etica dell' avvocato come progetto professionale
Soc. dir., an. 12 (1985), fasc. 3, pag. 13-33
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
F3217
Dopo aver discusso alcuni modelli tipici di interpretazione dell' etica forense, l' A. sottolinea che; a) la deontologia degli avvocati e' rilevante sia per la teoria del diritto che per la sociologia dei gruppi professionali, due prospettive integrabili a livello di sociologia del diritto; b) dal punto di vista sociologico-giuridico l' etica forense non puo' essere adeguatamente interpretata come strumento di un univoco progetto professionale; c) come fenomeno tipicamente simbolico, piuttosto che imperativo, la deontologia non puo' non essere funzionalmente ambigua; d) inoltre, la deontologia forense e' una forma di mediazione di secondo livello, poiche' lo scopo della professione legale e' a sua volta di mediare tra cultura giuridica ed extra-giuridica; e) gli attuali fattori di cambiamento dell' etica forense sono ambivalenti, in quanto aiutano a rafforzare contemporaneamente uno stile formalistico degli avvocati e uno burocratico/efficientista; f) di conseguenza, esistono tendenze a compiere aggiustamenti simbolici nell' etica professionale, in particolare spostando l' accento dallo status (intra ed extraprofessionale) alla competenza, e da questa dall' autonomia, in maniera da salvaguardare il peso sociale della professione; g) e' necessario ricorrere ad un approccio multifunzionale alla professione legale, che al di la' dei conflitti teorici tenga conto dei diversi scopi della deontologia, i suoi aspetti simbolici, i suoi sfumati confini, il suo sviluppo multilineare.
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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