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Documento


165970
IDG860400203
86.04.00203 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Olgiati Vittorio
L' etica dell' avvocato come ordinamento
Soc. dir., an. 12 (1985), fasc. 3, pag. 35-62
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
F3217
Viene fatto un tentativo di esaminare l' etica dell' avvocato come ordinamento giuridico. Secondo l' A., la deontologia moderna non e' soltanto strumentale per garantire e controllare il "progetto professionale" degli avvocati, ma entra in relazione con vari fattori esterni, quali il processo di coesione statale; le lotte religiose e di classe; l' imposizione delle norme giuridiche; il mutamento evolutivo della stratificazione sociale alla differenziazione funzionale. Viene anche respinta l' idea di un ruolo meramente suppletivo della deontologia rispetto al diritto positivo, evidenziando come la prestazione e la cultura dell' avvocato determinino una combinazione unitaria dei due sistemi giuridici, che conferisce a questi una piu' alta razionalita' arricchendo i loro potenziali di interazione e di complementarieta'. Vengono quindi esaminati la struttura normativa e i contenuti della deontologia professionale a partire da un approccio comparativo teorico e pratico relativo alla validita' ed efficacia delle norme. Infine, la professione legale viene brevemente considerata come sistema auto-regolantesi, al fine di evidenziare alcuni punti critici rispetto ad altri sistemi sociali auto-regolati, ad altri mezzi di controllo sociale, e alla cosiddetta "colonizzazione delle strutture del mondo della vita" attraverso il diritto positivo.
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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