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166052
IDG860400288
86.04.00288 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Focher Ferruccio
Sul giudizio politico
Politico, an. 51 (1986), fasc. 1, pag. 43-61
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
F420
Lo studio prende spunto dalla disincantata riflessione di Cassirer all' inizio del suo ultimo lavoro, "Il mito dello Stato" : la ragione domina nel pensiero teoretico, specialmente in quello scientifico, ma e' emarginata dall' "azione politica". Percio' l' agire politico umano sembra condannato all' irrazionalita'. D' altronde, le teorie politiche fondate sulla ragione scientifica, cioe' sulla necessita' (Hobbes, Comte), non salvano la liberta'. Come e' possibile estendere la ragione alla sfera politica senza sacrificare la liberta'? E' necessario oggi rivisitare alcuni concetti-guida umanistici, respinti dalla cultura scientifica. In altre parole, la razionalita' deve divenire ragionevolezza attraverso la prudenza, il giudizio, il gusto, il senso comune. Il saggio passa in rassegna a questo scopo alcune riflessioni filosofiche e politiche di Aristotele, Guicciardini, Gracian, Vico, Shaftesbury, Kant, H. Arendt, e fa sue alcune idee sul giudizio politico di Arendt e Vollrath (cioe' la capacita' di distinguere, "Urteil" ), indaga i problemi di connessione tra giudizio e azione, giudizio e pensiero, in riferimento alla liberta' politica, che puo' esistere dove vige l' idea politica di unione, non di unita'.
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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