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166156
IDG860500227
86.05.00227 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lipari Marco
Inadempimento dell' appaltatore, "ordine di sospensione dei lavori" e recesso del committente
nota a Cass. sez. II civ. 30 marzo 1985, n. 2236
Giust. civ., an. 36 (1986), fasc. 2, pt. 1, pag. 515-523
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D3173
(Sommario: 1. Premessa: le diverse ipotesi di "fine" dell' appalto dipendenti dall' iniziativa unilaterale del committente. 2. L' intenzione del committente nell' esercizio del potere di recesso e nella diffida ad uniformarsi alle condizioni contrattuali ed alle regole dell' arte. 3. Il significato giuridico dell' "ordine di sospensione dei lavori": la pretesa ingerenza nell' autonomia dell' appaltatore. 4. L' "ordine di sospensione dei lavori" motivato dalla necessita' di adeguare l' esecuzione dell' opera alle regole dell' arte. 5. L' "ordine di sospensione dei lavori" come atto di autotutela del committente in caso di adempimento dell' appaltatore. 6. La discrezionalita' e la vincolativita' dell' "ordine di sospensione dei lavori" giustificate dai poteri del committente di recedere dal contratto e disporre unilaterlamente variazioni al progetto. 7. La sospensione temporanea dei lavori e la manifestazione di volonta' del committente diretta a provocare la definitiva estinzione del rapporto di appalto. 8. L' ampiezza del potere di recesso del committente e la compatibilita' con l' inadempimento dell' appaltatore. 9. Il recesso del committente in caso di inadempimento definitivo dell' appaltatore e la perdita del diritto all' indennita'. 10. Il recesso del committente ed i limiti della responsabilita' per inadempimento dell' appaltatore in presenza di vizi "eliminabili" dell' opera)
art. 1671 c.c. art. 1662 c.c.
Ist. dir. comparato - Univ. Roma



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