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166237
IDG860500308
86.05.00308 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gallo Filippo
L' uomo e il diritto. (A proposito di una "rivisitazione di Augusto")
SDHI, vol. 51, (1985), pag. 215-256
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
S123
(Sommario: L' A., mosso da quanto scrisse il grande giurista Orestano circa i rivolgimenti civili indotti da Augusto, contesta l' opinione oggi corrente circa il diritto, errata in quanto trascura che il diritto, come la musica, e' una creazione dell' uomo. Basandosi su argomenti tratti dall' uso e dalla vita comune, l' A. sostiene principalmente che nessun diritto puo' essere posto senza il potere di porre il diritto; la storia dimostra che il diritto e' sempre stato posto degli uomini e che non e' mai esistito il c.d. "diritto involontario"; le leggi scritte, non diversamente dalle note musicali, sono di per se' cose immobili ma acquistano vita per opera dell' uomo; il diritto viene posto dagli uomini ed utilizzato per organizzare la vita. L' A., dimostra inoltre che sono imperfette tanto la definizione del diritto secondo Celso quanto le altre avanzate oggi, specialmente perche' una definizione del diritto deve indicare chi lo fonda, a beneficio di chi, di quali elementi consta, quali consuetudini umane favorisca, in quale modo venga fondato ed attuato e cosa e' necessario per raggiungere questo fine. Poiche' dunque il diritto e' fondato e riceve vita come opera dell' uomo, risulta evidente che lo stato di esso riguarda tutti coloro che sono preposti alla fondazione ed attuazione del diritto stesso, soprattutto i professori di diritto, in modo che torni a loro merito o colpa se nei vari periodi esso viene prodotto in modo migliore o peggiore)
Ist. dir. comparato - Univ. Roma



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