| l' a. rileva che tra gli stessi socialisti l' idea della riforma
costituzionale sta solo affiorando e non e' detto che riesca ad
affermarvisi. la riforma istituzionale con la repubblica
presidenziale non e' una ricetta inventata per assicurare che meta'
del paese possa continuare a sfruttare l' altra fino all' infinito;
e' solo uno strumento che assicura a chi vince le elezioni la
possibilita' di governare con piu' organicita'. senza essere intesa
come un trucco ne' di destra, ne' di sinistra ne' d' altro, aggiunge
l' a., la riforma presidenzialista puo' anche servire almeno a medio
termine come prospettiva politica di moderazione. secondo l' a.,
quando c' e' da scegliere tra 2 candidati alla presidenza, le
maggiori possibilita' vanno a quello che per le idee espresse avra'
maggior capacita', conservando il proprio seguito, di portarsi dietro
anche una parte dei potenziali elettori del suo concorrente. qualora
avesse craxi, conclude l' a., la maggior possibilita' di successo, l'
esperimento della alternanza potrebbe finalmente essere tentato senza
rischi per la liberta' degli italiani. (articolo tratto dalla
rassegna stampa n. 9 del 5 novembre 1979, dal titolo: "problemi
istituzionali e funzionalita' del parlamento - i", a cura dell'
ufficio documentazione e stampa del senato della repubblica).
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