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| IDG861200470 | |
| 86.12.00470 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Urbani Paolo
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| In tema di pianificazione territoriale regionale
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| Riv. trim. dir. pubbl., an. 36 (1986), fasc. 1, pag. 185-205
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D18231
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| Dopo aver esaminato brevemente le innovazioni contenute nella
legislazione regionale in materia urbanistica, nell' arco delle tre
legislature, si pone in evidenza il collegamento stretto tra governo
dell' economia e pianificazione territoriale che si sostanzia
attraverso il concetto della "territorialita' della programmazione".
Si osserva, a tale proposito, che, nell' esperienza regionale, tra i
due settori esiste una forte divaricazione nel senso che le scelte
del piano di sviluppo non trovano corrispondenza nel sistema dei
piani urbanistici previsti dalla legislazione statale. I nuovi
livelli di piano introdotti dalle Regioni - piani comprensoriali o di
settore, piano regionale - per adeguare alle scelte della
programmazione le scelte della pianificazione urbanistica, si stanno
rivelando sempre piu' una maglia rigida e inadeguata per il
raggiungimento di questi obiettivi. Al contrario, si registra una
sempre maggiore necessita' di flessibilita' della pianificazione
urbanistica agli obiettivi economici di sviluppo. L' attenzione si
concentra sul piano territoriale regionale - con effetti vincolanti -
introdotto da numerose leggi regionali organiche, e sui precedenti
storici di tale piano prima dell' attuazione dell' ordinamento
regionale. In particolare, ci si sofferma sull' esistenza di
"interessi differenziati" statali che restringono ampiamente la
vincolativita' delle scelte contenute nel piano regionale.
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| l. 28 gennaio 1977, n. 10
l. 5 marzo 1982, n. 84
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| Centro diretto da E. D'Elia - IDG Firenze
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