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167742
IDG861200472
86.12.00472 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Roselli Orlando
Prevenzione e repressione delle infrazioni valutarie nelle relazioni al Parlamento (1976-1984)
Riv. trim. dir. pubbl., an. 36 (1986), fasc. 1, pag. 232-283
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D18116; D538
In forza dell' art. 4 della l. 159 del 1976 "il comando generale della Guardia di finanza, l' Ufficio Italiano dei Cambi e la Banca d' Italia sono tenuti a predisporre annualmente relazioni analitiche sull' attivita' da loro svolta per prevenire e accertare le infrazioni valutarie. Le relazioni devono essere trasmesse al Ministro per il Tesoro entro il 31 gennaio dell' anno successivo. Il Ministro per il Tesoro, sentito il Ministro per il Commercio con l' estero, trasmette le relazioni stesse, con le sue osservazioni, al Parlamento nei trenta giorni successivi". Viene cosi' predisposto uno strumento informativo prezioso a vantaggio delle strutture ministeriali interessate alla politica valutaria e soprattutto del Parlamento. Grazie a tali relazioni e' possibile avere a disposizione, per il periodo dal 1976 al 1984, oltre 1650 pagine ricchissime di dati sull' attivita' svolta, nel campo della prevenzione e repressione delle infrazioni dagli organi tecnici valutari, nonche' le relative considerazioni del Ministro del Tesoro e alcune, a dire il vero marginalissime, osservazioni del Ministro del Commercio con l'estero. Le relazioni sono una fonte essenziale di dati per comprendere sia il comportamento degli organi valutari che l' effettivita' della l. 159 del 1976 e l' A. rileva come queste siano state pressoche' ignorate dagli studiosi di diritto valutario. Infatti la tradizione giuridica tuttora dominante del formalismo giuridico tende a sottovalutare, quando si pone il problema dello studio dell' effettivita' di una norma giuridica, tutto cio' che non e' riconducibile agli orientamenti giurisprudenziali ed alla normativa attuativa. Per consentire al lettore un quadro il piu' ampio possibile l' A. ha posto in appendice 14 tabelle con dati sugli organici del Servizio Ispettorato dell' Ufficio Italiano Cambi (tab. 1); sul numero dei pareri emessi da questo al Ministero del Commercio con l' estero per svincolo/incameramento di cauzione/fidejussione rilasciate a favore dell' estero (tab. 2); sul numero di pratiche relative ai processi verbali di accertamento istruite e trasmesse al Ministero del Tesoro con la relativa ripartizione per soggetto redigente (tab. 3); sulle comunicazioni indirizzate al Servizio Ispettorato dell' Ufficio Italiano Cambi (tab. 4) e sul consuntivo generale dei provvedimenti adottati da questo nel corso della sua attivita' di repressione delle infrazioni valutarie (tab. 5), nonche' la ripartizione dei rapporti inoltrati all' autorita' giudiziaria dal servizio ispettorato dell' Ufficio Italiano Cambi, secondo il soggetto e l' oggetto della violazione (tab. 6). E' possibile anche avere i dati relativi al consuntivo generale sui risultati ottenuti dalla Guardia di finanza nel settore valuta (tab. 7) e dal suo nucleo speciale di polizia valutaria (tab. 8), nonche' ricavare il quadro relativo al ruolo svolto da quest' ultimo in relazione all' attivita' complessiva nella materia della Guardia di finanza (tab. 9). Per cio' che riguarda l' attivita' ispettiva della Banca d' Italia che interessa direttamente o indirettamente l' attivita' valutaria sono state elaborate delle tabelle riassuntive degli accertamenti ispettivi operati dalla Vigilanza presso le aziende di credito (tab. 12); delle conseguenze di questi in campo valutario (tab. 13) e dei controlli effettuati sui centri raccolta valute non bancari (tab. 14). Infine, nella tab. 10 sono state elencate quelle violazioni (e sistemi di frode) valutarie considerate piu' ricorrenti dalla Guardia di finanza e nella tab. 11 i principali temi trattati dalla Commissione permanente tra gli organismi operanti nel settore valutario istituita con d.m. 11 novembre 1976.
art. 4 l. 30 aprile 1976, n. 159
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