| In forza dell' art. 4 della l. 159 del 1976 "il comando generale
della Guardia di finanza, l' Ufficio Italiano dei Cambi e la Banca d'
Italia sono tenuti a predisporre annualmente relazioni analitiche
sull' attivita' da loro svolta per prevenire e accertare le
infrazioni valutarie. Le relazioni devono essere trasmesse al
Ministro per il Tesoro entro il 31 gennaio dell' anno successivo. Il
Ministro per il Tesoro, sentito il Ministro per il Commercio con l'
estero, trasmette le relazioni stesse, con le sue osservazioni, al
Parlamento nei trenta giorni successivi". Viene cosi' predisposto uno
strumento informativo prezioso a vantaggio delle strutture
ministeriali interessate alla politica valutaria e soprattutto del
Parlamento. Grazie a tali relazioni e' possibile avere a
disposizione, per il periodo dal 1976 al 1984, oltre 1650 pagine
ricchissime di dati sull' attivita' svolta, nel campo della
prevenzione e repressione delle infrazioni dagli organi tecnici
valutari, nonche' le relative considerazioni del Ministro del Tesoro
e alcune, a dire il vero marginalissime, osservazioni del Ministro
del Commercio con l'estero. Le relazioni sono una fonte essenziale di
dati per comprendere sia il comportamento degli organi valutari che
l' effettivita' della l. 159 del 1976 e l' A. rileva come queste
siano state pressoche' ignorate dagli studiosi di diritto valutario.
Infatti la tradizione giuridica tuttora dominante del formalismo
giuridico tende a sottovalutare, quando si pone il problema dello
studio dell' effettivita' di una norma giuridica, tutto cio' che non
e' riconducibile agli orientamenti giurisprudenziali ed alla
normativa attuativa. Per consentire al lettore un quadro il piu'
ampio possibile l' A. ha posto in appendice 14 tabelle con dati sugli
organici del Servizio Ispettorato dell' Ufficio Italiano Cambi (tab.
1); sul numero dei pareri emessi da questo al Ministero del Commercio
con l' estero per svincolo/incameramento di cauzione/fidejussione
rilasciate a favore dell' estero (tab. 2); sul numero di pratiche
relative ai processi verbali di accertamento istruite e trasmesse al
Ministero del Tesoro con la relativa ripartizione per soggetto
redigente (tab. 3); sulle comunicazioni indirizzate al Servizio
Ispettorato dell' Ufficio Italiano Cambi (tab. 4) e sul consuntivo
generale dei provvedimenti adottati da questo nel corso della sua
attivita' di repressione delle infrazioni valutarie (tab. 5), nonche'
la ripartizione dei rapporti inoltrati all' autorita' giudiziaria dal
servizio ispettorato dell' Ufficio Italiano Cambi, secondo il
soggetto e l' oggetto della violazione (tab. 6). E' possibile anche
avere i dati relativi al consuntivo generale sui risultati ottenuti
dalla Guardia di finanza nel settore valuta (tab. 7) e dal suo nucleo
speciale di polizia valutaria (tab. 8), nonche' ricavare il quadro
relativo al ruolo svolto da quest' ultimo in relazione all' attivita'
complessiva nella materia della Guardia di finanza (tab. 9). Per cio'
che riguarda l' attivita' ispettiva della Banca d' Italia che
interessa direttamente o indirettamente l' attivita' valutaria sono
state elaborate delle tabelle riassuntive degli accertamenti
ispettivi operati dalla Vigilanza presso le aziende di credito (tab.
12); delle conseguenze di questi in campo valutario (tab. 13) e dei
controlli effettuati sui centri raccolta valute non bancari (tab.
14). Infine, nella tab. 10 sono state elencate quelle violazioni (e
sistemi di frode) valutarie considerate piu' ricorrenti dalla Guardia
di finanza e nella tab. 11 i principali temi trattati dalla
Commissione permanente tra gli organismi operanti nel settore
valutario istituita con d.m. 11 novembre 1976.
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