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| IDG850910088 | |
| 85.09.10088 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Vassalli Giuliano, Ferracuti Franco, Marbach G.
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| Le proiezioni della popolazione penitenziaria italiana
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| Rass. penit. crim., an. 5 (1983), fasc. 2-3, pag. 525-576
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D59; D644
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| Il saggio affronta il tema della possibilita' e delle metodologie di
una previsione proiettiva della popolazione carceraria. Avvertono gli
AA. che ricerche di tal genere sono inusuali in Italia; piu'
frequenti all' estero, segnatamente in Gran Bretagna e negli Stati
Uniti, dove tuttavia i risultati raggiunti difficilmente sono
applicabili alla situazione italiana. Dalla incapacita' di un sistema
penitenziario di valutare in proiezione il futuro deriva, in prima
istanza, il rischio di intollerabile affollamento. In secondo luogo
risulterebbe impossibile adeguare alle esigenze il tono delle
risposte. In altri termini l' adattamento delle strutture deve in
qualche misura anticipare il verificarsi delle esigenze con le quali
il sistema e' chiamato a confrontarsi. Poste tali premesse, il
discorso sviluppa investendo, successivamente, gli aspetti
concettuali delle formulazioni predittive, gli approcci di tipo
quantitativo e quelli di tipo qualitativo da integrare nella ricerca
di un tipo idoneo di proiezione. La seconda parte del lavoro
considera l' influenza della legislazione penale italiana sullo
sviluppo della popolazione carceraria in termini di previsione al
1990. I referenti attengono al presumibile sviluppo della
criminalizzazione di comportamenti oggi non puniti; al presumibile
sviluppo della criminalizzazione e della depenalizzazione nelle sue
varie forme; il presumibile sviluppo della criminalita' nei reati di
maggiore e media gravita', e alla capacita' e volonta' del sistema di
giungere alla scoperta e alla punizione dei colpevoli; infine, alle
possibili modificazioni delle regole concernenti l' esercizio dell'
azione penale. La conclusione, che tiene conto anche della
presumibile evoluzione della carcerazione preventiva, considera come
improbabile una modifica delle attuali tendenze in ragione delle
leggi di riforma da poco approvate o in fieri. L' ultima parte della
ricerca considera l' influenza presumibile dei fattori demografici,
economici e sociali, valutando soprattutto il trend della
criminalita' maggiore nonche' l' efficacia del trattamento in carcere
a prevenire il recidivismo. Corredano lo studio dati statistici
utilizzati in un modello concreto di proiezione.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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