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Documento


16796
IDG791302452
79.13.02452 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
cederna antonio
manca una legge che regoli la materia. rapina del suolo. l' italia e' ormai la cava d' europa
Corr. sera, an. 104 (1979), fasc. 266 (21 novembre), pag. 9
d18801; d18250
(Sommario: abbiamo il record di produzione del cemento. esportiamo 16 milioni di tonnellate di ghiaia all' anno. danni ecologici e paesaggistici incalcolabili)
l' a. sottolinea la gravita' dei danni che derivano al territorio italiano a causa della indiscriminata estrazione di materiali (argilla, ghiaia, eccetera) da pianure, colline e fiumi. le numerose cave disseminate ovunque distruggono l' agricoltura, sconvolgono le falde idriche; provocano squilibri statici. particolarmente gravi sono le escavazioni effettuate nell' alveo dei fiumi. oltretutto, il progresso tecnologico del settore ha anche provocato una riduzione dell' occupazione. l' a. considera inoltre gravissima una proposta di legge regionale preparata dalla giunta della regione veneto: se la legge verra' approvata, sara' data via libera ad una autentica distruzione. in parlamento giacciono da vari anni varie proposte di legge-quadro per la regolamentazione del settore; la migliore e' quella preparata dall' associazione "italia nostra" (firmatari, fra gli altri, matteo matteotti e marco pannella) che prevede il censimento delle risorse estrattive e l' introduzione di precisi limiti all' apertura di nuove cave, l' indicazione dei criteri di estrazione, l' obbligo dell' impiego dei geologi e l' introduzione del concetto di "delitto ambientale".
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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