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167960
IDG850910093
85.09.10093 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cominotti Ruffini Vittorina
Riforma penitenziaria e atteggiamento verso la detenzione. Ricerca condotta su due gruppi di detenuti presso il centro di osservazione di Roma-Rebibbia
Rass. penit. crim., an. 5 (1983), fasc. 2-3, pag. 689-721
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D6440
L' A., analizza i dati rilevati da una ricerca condotta su due gruppi di detenuti ospiti del Centro di Osservazione di Roma-Rebibbia negli anni 1975-1978. La ricerca e' stata condotta per verificare se, con l' entrata in vigore della Legge 354 del 26 luglio 1975 sul nuovo ordinamento penitenziario, si fossero manifestati cambiamenti nel vissuto della detenzione in funzione del successivo reinserimento. Nei colloqui, finalizzati alla conoscenza dei soggetti e delle loro situazioni familiari e sociali, si e' visto infatti come - dopo il 1975 - le richieste di intervento, soprattutto in merito alla assegnazione della sede al termine della osservazione, avessero subito un radicale mutamento rispetto ai periodi precedenti. La proposta di assegnazione ad un determinato tipo di istituto viene formulata dall' equipe nell' ambito del programma di trattamento che dovra' seguire l' osservazione; agli esperti il detenuto si preoccupa di esporre i propri desideri in merito, motivandoli. Da qui la formulazione della ipotesi: la riforma penitenziaria, favorendo la possibilita' per il detenuto di mantenere legami col proprio ambiente, porta ad una modificazione nell' atteggiamento dello stesso verso le istituzioni penitenziarie e nei confronti della programmazione della propria vita in liberta'. Gli elementi emersi dall' indagine hanno confermato la tendenza del detenuto a proiettarsi maggiormente verso l' ambiente esterno e a progettare il proprio reinserimento con piu' interesse. Sono infatti aumentate in modo rilevante le richieste di sede in funzione di un avvicinamento al proprio ambiente nel 1978 rispetto al 1975, anno nel quale invece il soggetto si orienta in buona percentuale verso richieste finalizzate ad un trattamento prevalentemente rivolto all' interno della istituzione. Tale fenomeno, che rivela un piu' vivo rapporto del detenuto con l' ambiente esterno, puo' essere indice di una riduzione dell' isolamento che caratterizza la vita detentiva. I risultati dell' indagine - conclude l' A. - potrebbero offrire spunti per un approfondimento dei possibili significati di questo diverso atteggiamento, che - mentre si presta a valutazioni positive - non e' pero' privo di interrogativi.
l. 26 luglio 1975, n. 354
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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