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| IDG850910098 | |
| 85.09.10098 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Castellani R., Correani R.
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| Ospedale psichiatrico giudiziario: sottosistema penitenziario
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| Rass. penit. crim., an. 5 (1983), fasc. 2-3, pag. 787-802
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D5050; D644
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| Alla luce delle innovazioni verificatesi in questi ultimi anni nel
campo sanitario nazionale e in quello penitenziario, nonche' nell'
ambito teorico-metodologico della psichiatria, la realta'
istituzionale del manicomio giudiziario necessita di una radicale
revisione delle sue finalita' e funzioni. L' internamento nei
manicomi giudiziari determina il rovesciamento del rapporto malattia
mentale-reato in reato-malattia mentale, privilegiando il controllo
sulla "presunta pericolosita'" del malato rispetto alla cura della
patologia. E' proprio a partire dal sintomo psichiatrico e dalle
esigenze comunicative del malato che, in realta', dovrebbe iniziare
il processo terapeutico e riabilitativo. Processo che deve ricondurre
il soggetto malato mentale nel suo ambiente e non sradicarlo dalla
sua storia e dalla sua vita, istituzionalizzandolo in un regime
ancora piu' rigido di quello del penitenziario comune. La
reintegrazione nella societa' e il recupero mentale debbono essere
mediati da strumenti operativi socio-sanitari che, agendo in una
dimensione il piu' possibile ampia (lavoro, famiglia, ambiente,
territorio), favoriscano la riappropriazione del proprio spazio
soggettivo e sociale da parte del malato. L' isolamento manicomiale
rappresenta un processo opposto a quello terapeutico: esso ha l'
effetto di aggravare le patologie psichiatriche assommando ad esse
quelle tipiche della prisonizzazione e allo stesso tempo costringe il
malato cosiddetto criminale in una dimensione astorica e anonima,
allontandolo "precauzionalmente" dalla societa'. Un cambiamento nella
attuale gestione dell' O.P.G., che accentui il suo inserimento nella
generale organizzazione del servizio sanitario nazionale, costituisce
il passo intermedio in attesa di modifiche legislative che
permettano, attraverso una nuova regolamentazione del rapporto tra
malattia mentale e reato, il superamento di tale istituzione.
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| l. 13 maggio 1978, n. 180
art. 148 c.p.
art. 222 c.p.
art. 88 c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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