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167981
IDG851010164
85.10.10164 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Carrubba Sebastiano
La rivalutazione dei cespiti aziendali
Rass. mens. imp. dr., an. 32 (1983), fasc. 5, pag. 385-389
D23063; D23073; D3111; D3118; D312; D3116; D312201; D312211; D312221; D312301; D312116; D312124; D312207; D312217; D312225; D312
Astenendosi dall' evidenziarne pregi e difetti, l' A. illustra la normativa contenuta nella legge n. 72 del 1983 in tema di rivalutazione dei beni delle imprese: destinatari della disciplina (soggetti che esercitano l' attivita' commerciale), beni suscettibili della rivalutazione, metodo diretto (applicazione ai singoli beni di coefficienti di aggiornamento fissati in modo decrescente) e metodo indiretto (rivalutazione per un ammontare massimo, per il complesso dei beni, commisurato al capitale proprio esistente alla fine dell' esercizio in cui viene eseguita la rivalutazione), nozione di "capitale proprio", tempi di effettuazione della rivalutazione. Ai fini impositivi l' A., precisa che i saldi risultanti dalle rivalutazioni effettuate dalle societa' e dagli enti non concorrono a formare il loro reddito imponibile; peraltro nel caso di attribuzione dei saldi attivi ai soci o partecipanti mediante riduzione del capitale sociale o del fondo di dotazione o patrimoniale, le somme attribuite concorrono a formare il reddito della societa' o dell' ente ed il reddito imponibile dei soci o partecipanti. I saldi attivi risultanti dalla rivalutazione eseguita da imprenditori commerciali, societa' in nome collettivo ed accomandita semplice (ed equiparate), nonche' da enti pubblici e privati-diversi dalle societa' - non aventi per oggetto esclusivo o principale l' esercizio di attivita' commerciali non concorrono a formare il reddito imponibile.
l. 19 marzo 1983, n. 72 art. 2425 c.c.
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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