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| IDG851010181 | |
| 85.10.10181 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Carrubba Sebastiano
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| Riforma tributaria: trenta anni dopo
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| Rass. mens. imp. dr., an. 32 (1983), fasc. 11, pag. 921-923
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| D22; D223; D224; D21514
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| La riforma del sistema tributario italiana varata nel 1951 con l'
introduzione dell' obbligo di dichiarazione annuale e di allegazione
di un conto economico non ha trovato adeguato riscontro in un
contemporaneo ammodernamento dell' Amministrazione finanziaria. Tale
sfasamento ha mostrato tutta la sua gravita' specie a partire dal
1973, in sede di attuazione della terza fase della riforma, quando il
processo di meccanizzazione dei servizi (avente lo scopo di chiudere
il cerchio dei controlli automatici delle dichiarazioni e fornire
agli uffici gli elementi utili ad evidenziare le sperequazioni da
esse risultanti), invece di anticipare l' istituzione del controllo
automatico delle dichiarazioni, ne seguiva la realizzazione in modo
del tutto carente e tardivo. L' inadeguatezza dell' apparato
amministrativo alla realta' economico-giuridica emergente dalla
normativa del 1973 si e' manifestata in una serie di fenomeni
negativi: flessione o ristagno delle dichiarazioni, proliferare delle
leggine, vertiginoso incremento della pressione fiscale. In sede di
avvio della quarta fase della riforma tributaria appare necessario ed
indilazionabile attuare la ristrutturazione dell' Amministrazione
finanziaria ed il completamento di studi settoriali che, in sede di
azione accertatrice, servano di parametro assoluto per il controllo
delle dichiarazioni, con facolta' al contribuente di dimostrare lo
scostamento rispetto alla redditivita' ed alla struttura della
propria impresa od attivita' professionale.
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| l. 9 ottobre 1971, n. 925
l. 11 gennaio 1951, n. 25
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| Ist. dir. tributario - Univ. GE
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