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| IDG851010184 | |
| 85.10.10184 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Gruppo di studio del CIS (Centro Interdisciplinare per lo Studio dei
problemi economici, giuridici e sociali) di Lissone (Milano)
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| Sanzioni penali tributarie: dalla "pregiudizialita'" alla sua
abrogazione
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| Rass. mens. imp. dr., an. 32 (1983), fasc. 11, pag. 985-1001
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D2191; D215; D60022; D6000; D50102; D50103; D2151; D21514; D2144; D20
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| Con la riforma penale tributaria introdotta dalla legge n. 516 del
1982 (e anticipata dalle sentenze nn. 88 e 89 del 1982 della Corte e'
stata abrogata la c.d. "pregiudiziale tributaria", che condizionava
la perseguibilita' del reato tributario alla previa definizione dell'
accertamento tributario. Il legislatore ha congegnato le diverse
fattispecie criminose in relazione a comportamenti semplici, per la
cui configurazione e' privo di rilievo ogni riferimento al "quantum"
d' imposta dovuto. Gli AA. ne illustrano l' elemento soggettivo, l'
elemento oggettivo (omessa presentazione della dichiarazione dei
redditi, violazioni riguardanti la contabilita', infedele
dichiarazione, omessa tenuta delle scritture contabili, malversazione
del sostituto d' imposta, violazioni contravvenzionali dello stesso,
frode fiscale) e la normativa ad esse comune, sostanziale e
processuale. Gli AA., rilevano nella nuova disciplina dei reati
tributari una decisa volonta' legislativa di individuare fattispecie
semplici e chiare (specie nella delicata materia della frode fiscale)
e ritiene che l' abolizione della pregiudiziale tributaria
rappresenti un contributo decisivo alla concreta attuazione del
principio di capacita' contributiva.
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| l. 7 agosto 1982, n. 516
art. 21 l. 7 gennaio 1929, n. 4
C. Cost. 27 aprile 1982, n. 88
C. Cost. 27 aprile 1982, n. 89
art. 24 Cost.
art. 112 Cost.
art. 56 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600
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| Ist. dir. tributario - Univ. GE
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