| Nell' articolo e' descritta l' esperienza di trattamento automatico
dei dati del Catasto ottocentesco del Lombardo-Veneto. Le unita'
archivistiche riguardanti tale catasto sono composte da una parte
generale relativa all' organizzazione delle operazioni e alle
procedure da seguire e da una parte comprendente la documentazione
dei catasti delle singole comunita'. Le unita' archivistiche
costituenti questa seconda parte, poi, sono a loro volta formate
ciascuna da piu' documenti di tipi determinati tra cui risultano
fonte primaria d' informazione i catasti di pubblicazione. Ai fini
del trattamento automatico sono stati presi in considerazione tutti i
dati contenuti nei catasti di pubblicazione (numero originario e
numero verificato dalla "ditta" intestata, coltura o destinazione d'
uso del bene, d' attribuzione del bene, numero dei gelsi e degli
olivi, superficie e rendita censuaria). Tali dati - integrati con
altre informazioni desunte dagli estratti catastali, dalle tavole per
la descrizione e stima dei fabbricati, dalle tavole di classamento
dei terreni, dalle denunzie di miglioramento, dai reclami, dall'
epilogo dei numeri di mappa per qualita' e classe e dall' elenco
delle strade pubbliche - sono suddivisi in cinque gruppi: dati
circoscrizionali e di riferimento alle mappe, dati riguardanti gli
intestatari delle particelle, dati relativi alla singola particella o
strada, dati cronologici e note all' unita' informativa. Il codice
dell' unita' informativa (particella o strada) e' costruito in modo
da presentare tutti gli elementi necessari per l' individuazione
della stessa nel suo contesto archivistico. I dati sono registrati
nello stesso linguaggio usato nelle fonti da cui sono tratti, mentre
per il loro reperimento s' e' fatto ricorso al programma STAIRS dell'
IBM. E' prevista anche la possibilita' d' effettuare calcoli sulle
rendite e sulle superfici, nonche' di formare e diffondere indici.
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