| A causa dell' evoluzione tecnologica dell' hardware e del software si
assiste attualmente a un' enorme dilatazione del mercato dell'
informatica; in tale contesto il problema della tutela del software
si presenta in termini nuovi e con particolare gravita'. Secondo l'
Autore il fenomeno della riproduzione, imitazione e uso indebito di
prodotti e servizi informatici e' riconducibile a cause precise, ma
ha dato luogo a vari tipi di reazioni da parte della aziende
interessate: prescindendo da quelle che hanno rinunciato a contenere
gli abusi, alcune sono intervenute sul piano tecnico, assicurativo e
di politica commerciale, mentre altre si adoperano perche' vengano
realizzate forme di tutela giuridica adeguate. Il contributo che i
giuristi hanno dato in questo senso si e' articolato in tre fasi
distinte: in un primo momento essi si sono limitati a inquadrare le
misure protettive dei programmi elettronici nell' ambito dei principi
generali del diritto (responsabilita' civile e penale, concorrenza
sleale tra imprenditori, segreto industriale e commerciale);
successivamente si sono orientati nel senso di considerare il
software come un bene rientrante nell' ambito della proprieta'
intellettuale e industriale (estendendo ad esso la normativa in
vigore per i beni appartenenti a questa categoria); nella fase
attuale, infine, e' sempre piu' avvertita l' esigenza d' un regime
specifico di protezione legislativa. In quest' ultima direzione si
renderebbe necessario apportare modifiche sostanziali alla legge sui
brevetti e alle norme che disciplinano il diritto d' autore; allo
stesso modo, a livello internazionale, occorrerebbe introdurre un
protocollo aggiuntivo ai diversi trattati e convenzioni in materia di
brevetti e alla Convenzione di Unione di Berna per quanto attiene al
diritto d' autore. In teoria, pero', tanto sul piano nazionale quanto
su quello internazionale, sarebbe configurabile anche la possibilita'
di creare strumenti normativi specifici, atti a disciplinare in
maniera del tutto autonoma la protezione del software. Nell' articolo
e' descritta l' esperienza legislativa svoltasi negli Stati Uniti
sulla materia, sono fatti puntuali riferimenti alla corrispondente
situazione europea e sono esaminate le proposte formulate nel 1978
dall' Organizzazione Mondiale della Proprieta' Intellettuale (OMPI).
I principali aspetti del problema della protezione del software sono
individuati con riferimento - oltre che al tipo dello strumento
normativo da impiegare (legislazione generale o speciale), alle
caratteristiche della tutela giudiziaria da garantire (civile e,
possibilmente, anche penale) e alle procedure di registrazione da
adottare - all' oggetto, agli obiettivi, alla durata e all'
estensione territoriale della protezione stessa. Completano l'
articolo una ricca Nota bibliografica sulla vasta letteratura
esistente sul tema nell' area anglosassone, italiana, francese e
tedesca e un Allegato, che riproduce la traduzione (non ufficiale)
delle "Disposizioni-tipo sulla protezione del software" preparate
dall' OMPI nel 1978.
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