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| IDG860410026 | |
| 86.04.10026 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Gallizia Angelo
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| L' ufficio dell' operatore del diritto
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| Relazione al Convegno su "Integrazione di Informatica e Diritto"
organizzato dalla FAST (Federazione delle Associazioni Scientifiche e
Tecniche), Milano, 28-29 aprile 1983
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| Inf. dir., an. 9 (1983), fasc. 3, pag. 141-166
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| F79; D1727; D9690
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| L' ufficio dell' operatore del diritto sicuramente rientra tra gli
oggetti potenziali dell' office automation. In esso sono pero'
presenti alcuni problemi di natura diversa da quelli tecnologici: si
tratta dei problemi di trattamento del linguaggio, in cui la parola
non si presenta soltanto come stringa di caratteri, ma esprime
significati e produce effetti giuridici. L' indagine svolta dall'
Autore e' centrata sulla formazione e circolazione del documento
giuridico, considerato come supporto materiale dell' attivita' dell'
operatore del diritto (sia privato che pubblico). I messaggi
giuridici sono classificati in quattro categorie, a seconda che la
legge disciplini o meno le singole fasi relative alla loro emissione,
trasmissione e ricezione. In particolare, per i messaggi giuridici di
cui non sia regolata la procedura di ricezione (destinatario ignoto
al momento della trasmissione) l' informazione dev' essere conservata
in modo da poter essere poi fornita in occasione della richiesta del
destinatario; di conseguenza, occorre dotare il documento di dati
aggiuntivi, specificamente destinati a soddisfare quest' esigenza.
Alla codificazione necessaria all' inserimento dei dati nell'
archivio ("codificazione d' entrata") deve corrispondere poi
simmetricamente la codificazione effettuata dall' utente del sistema
nel formulare la sua richiesta d' informazione ("codificazione della
domanda"). Cio' richiede che le due operazioni vengano svolte
applicando rigidamente regole fisse ed esplicite. L' Autore esamina
le caratteristiche dei dati (fattuali e giuridici) in ordine alla
loro formalizzazione, indaga sulla possibilita' d' automazione le
procedure di codificazione e di redazione dei documenti legali e
richiama l' attenzione sull' importanza del ruolo che l' elaboratore
elettronico puo' svolgere in funzione ausiliaria dell' operatore del
diritto. Quando oggetto del trattamento automatico sia un'
informazione non strutturata (in particolare il contenuto semantico
del linguaggio), il sistema di reperimento agevola l' incontro tra
domanda e documento pertinente, senza tuttavia garantirlo. La
diversita' dei linguaggi d' accesso agli archivi e il carattere
euristico delle relative procedure d' interrogazione insieme
evidenziano ed esprimono le difficolta' che s' incontrano in questo
campo. Al fine d' eliminare il rischio semantico a carico dell'
utente del sistema, secondo l' Autore sarebbe necessario adottare
documenti secondari con funzioni esclusivamente documentarie (di
recupero dell' informazione) e non anche informative (di sostituzione
del contenuto informativo del documento). A conclusione dell'
articolo sono espresse alcune considerazioni sul ruolo che la
Pubblica Amministrazione, gli operatori del diritto e la stessa
scienza giuridica dovrebbero svolgere nella progettazione dell'
informatica giuridica ed e' richiamata l' attenzione sull'
opportunita' di testare preventivamente le soluzioni informatiche
ipotizzate mediante la realizzazione di modelli della realta'
operativa giuridica in cui l' utente sia attivamente coinvolto.
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| Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze
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