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| IDG860910039 | |
| 86.09.10039 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Seminara Sergio
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| Riflessioni sulla condotta istigatoria come forma di partecipazione
al reato
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| nota a Cass. sez. III pen. 31 gennaio 1980
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 26 (1983), fasc. 3, pag. 1121-1136
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D50130
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| Nell' annotata sentenza si commenta la decisione seguente: A invia B
e C in un museo per rubare due determinati quadri; B e C introdottisi
nel numero non potendo rubare le due opere d' arte rubano un altro
quadro. Ritiene la Corte che l' istigatore e' responsabile solo
quando abbia voluto il reato commesso e sia stato causa efficiente
dello stesso. L' A., sottolinea come l' efficacia dell' istigazione
vive all' interno della psiche del soggetto istigato, rimanendo
esclusa da qualsiasi nuova iniziativa o volizione da parte di quest'
ultimo. Egli si sofferma ad esaminare il collegamento tra l'
istigazione ed il reato commesso dall' esecutore, concludendo in
chiave critica sulla sentenza annotata.
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| art. 115 c.p.
art. 116 c.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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