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| IDG870300115 | |
| 87.03.00115 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Redazione
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| La salvezza in Cristo e le religioni non cristiane
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| Civ. catt., vol. 1, an. 138 (1987), fasc. 3279 (7 febbraio), pag.
209-221
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D9295
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| Il "dialogo" promosso dal Vaticano II tra il cristianesimo e le 0
religioni non cristiane ha spinto alcuni teologi a formulare nuove
ipotesi teologiche sul tema della salvezza di coloro che appartengono
a tali religioni. Queste ipotesi hanno fatto sorgere sconcertanti
interrogativi sulla necessita' di credere in Cristo e di appartenere
alla Chiesa per salvarsi, sulla necessita' di annunziare il Vangelo e
quindi sulla "missione" della Chiesa oggi: missione che taluni
vorrebbero sostituire col "dialogo" tra le religioni. L' editoriale,
dapprima espone il piano divino della salvezza, affermando che Dio
vuole che tutti gli uomini si salvino, ma che la salvezza si compie
solo per mezzo di Cristo che e' percio' l' unico e definitivo
Salvatore, e richiede l' appartenenza alla Chiesa. Chiedendosi poi
come possano salvarsi coloro che non conoscono Cristo e la Chiesa,
afferma che le religioni non cristiane, per gli elementi religiosi e
morali autentici che esse posseggono, possono essere occasioni di
salvezza, vie e strumenti per i quali Dio puo' far giungere agli
uomini la grazia salvatrice di Cristo. Risponde, infine, ad altri
interrogativi.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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