| 16836 | |
| IDG791302496 | |
| 79.13.02496 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| de tilla maurizio
| |
| gli squilibri della legge sull' equo canone. quando il reddito
favorisce l' inquilino
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Mattino, an. 88 (1979), fasc. 302 (17 novembre), pag. 9
| |
| | |
| d30640
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| l' a. rileva le incongruenze della legge sull' equo canone relative
al reddito dell' inquilino e del locatore. egli nota che la legge,
prevedendo una maggior durata del contratto per l' inquilino con
reddito inferiore a quello stabilito, favorisce chi abbia dichiarato
il falso all' ufficio delle imposte. per quanto riguarda la proroga
legale della locazione, osserva l' a., la legge prevede invece che
possa ottenerla il conduttore che abbia un reddito superiore al
limite stabilito; il compito di stabilire la veridicita' di quanto
dichiarato dall' inquilino spetta pero' al locatore. l' a. denuncia
poi altre incongruenze della legge: non e' chiaro se il reddito del
conduttore vada calcolato per l' anno solare 1977 o per l' anno
effettivo precedente il luglio 1978, l' azione giudiziaria per lo
sfratto ha esito diverso se e' iniziata prima o dopo l' entrata in
vigore della legge sull' equo canone, il reddito del conduttore non
viene adeguato al costo della vita, non e' chiaro se il reddito sia
relativo alla detrazione o meno delle imposte.
| |
| l. 27 luglio 1978, n. 392
art. 2697 c.c.
| |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |