| Questo articolo analizza le proposte per la riforma del sistema
elettorale discusse dalla Commissione parlamentare per le riforme
istituzionali (Commissione Bozzi), inserendole nel piu' ampio
contesto del dibattito sulla governabilita' e sui rapporti fra il
sistema elettorale e quello politico, e presentando alcune
simulazioni dei loro probabili effetti. La Commissione Bozzi, sebbene
non abbia formulato nessuna proposta unitaria, a causa del disaccordo
sulle soluzioni avanzate, ha rilevato la necessita' di coniugare il
principio della ampia rappresentativita' dell' istituzione
parlamentare (garantita dall' attuale meccanismo elettorale) con il
principio dell' efficienza, o con la possibilita' del sistema
elettorale di facilitare la costituzione di maggioranze parlamentari
stabili ed omogenee, chiamando l' elettorato ad esprimersi piu' sui
programmi che sulle convinzioni ideologiche, rendendo cosi' il
rapporto elettori-partiti piu' corretto e diretto. E' possibile unire
la rappresentativita' e l' efficienza attraverso una riforma del
sistema elettorale? Secondo l' A., nessuna delle quattro proposte
organiche risponde in pieno ai due obiettivi. Tuttavia ritiene che le
proposte avanzate da Ruffilli, da Pasquino e da Milani siano quelle
che possono incidere piu' positivamente nelle imperfezioni del
sistema politico, imperfezioni favorite dall' attuale sistema
elettorale, avendo rispetto, pero', per la natura e la peculiarita'
del sistema politico.
| |