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| IDG791302503 | |
| 79.13.02503 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| de tilla maurizio
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| equo canone e diritto di famiglia. divorziato e sfrattato
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| Mattino, an. 88 (1979), fasc. 315 (30 novembre), pag. 8
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| d30640; d30126
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| l' a. rileva che vi sono diversi problemi di applicazione della legge
sull' equo canone (art. 6) in base alla quale al conduttore puo'
succedere il coniuge per tutta la durata del contratto di locazione
se vi e' pronuncia giudiziale o accordo fra le parti; l' a. ritiene
che il suddetto art. 6 vada applicato anche ai contratti stipulati
prima dell' entrata in vigore della legge. altro problema e' l'
attribuzione del godimento della casa gia' familiare al coniuge che
non ne abbia la disponibilita' a titolo reale od obbligatorio; la
cassazione ha stabilito che tale attribuzione debba essere negata in
caso di scioglimento del matrimonio. l' a. critica questa decisione
perche' contraria al valore innovativo della piu' recente
legislazione in materia. una terza questione potrebbe sorgere dall'
applicazione dell' art. 180 del codice civile (modificato dalla
riforma del diritto di famiglia) che stabilisce la rappresentanza
giudiziale congiunta dei coniugi per la stipula di contratti con i
quali si acquistano diritti personali di godimento; in una recente
sentenza, invece, la dottoressa de luca (della pretura di napoli) ha
escluso la rappresentanza congiunta.
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| l. 27 luglio 1978, n. 392
l. 12 agosto 1974, n. 351
art. 180 c.c.
l. 19 maggio 1975, n. 151
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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