| 168503 | |
| IDG870600059 | |
| 87.06.00059 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Miscione Michele
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| Commento art. 5 l. 3 maggio 1985, n. 204: art. 3 l. 15 maggio 1986,
n. 190 (Disciplina dell' attivita' di agente e rappresentante di
commercio)
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| Nuove leggi civ., an. 9 (1986), fasc. 4, pag. 687-707
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D9699; D3178
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| (Sommario: 1. Novita' e nodi irrisolti. Imitazione del R.E.C. e
principi ispiratori. - 2. I corsi e ricorsi storici del requisito
della scuola dell' obbligo. - 3. Gli agenti che operano all' estero e
quelli stranieri: rinvio. - 4. I principi ispiratori dei "ruoli",
"albi", ecc. - 5. Segue: l' intensita' dei vincoli pre e dopo l'
ingresso nel "ruolo" (necessita' di una valutazione comparativa con
l' interesse generale). Se, dopo la nuova legge, l' attivita' dell'
agente di commercio possa definirsi "intellettuale". - 6. Segue: l'
interesse alla professionalizzazione e quello meramente corporativo.
- 7. Segue: cenni su un' ipotesi razionalizzante del problema dell'
agente "abusivo". - 8. I requisiti professionali per l' iscrizione:
il disordine degli "specifici corsi professionali". - 9. Segue: il
biennio di attivita' commerciale (l' inclusione anche degli
"imprenditori/lavoratori" e degli ex-agenti). - 10. Segue: l' assurda
"specificita'" dei titoli di studio)
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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