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| IDG870700036 | |
| 87.07.00036 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Boccaccio Simonetta
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| Convivenza more uxorio, affidamento della prole, modifica del
provvedimento: verso una piu' corretta lettura dell' art. 155 c.c.
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| nota a Trib. Napoli 27 gennaio 1985
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| Giur. merito, an. 18 (1986), fasc. 6, pt. 1, pag. 1107-1112
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30127; D4413
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| L' A. prende spunto dalla pronuncia del Tribunale di Napoli per un'
analisi dell' attuale assetto giurisprudenziale in tema di
affidamento della prole. Osserva in proposito l' Autrice che spesso,
e anche in tempi recenti, l' interpretazione dell' art. 155, comma 1
c.c. offerta dalle Corti, non e' stata delle piu' corrette; non di
rado, infatti, nella valutazione della migliore idoneita' del singolo
genitore a svolgere la funzione educativa, hanno giocato elementi ad
essa del tutto estranei, quali le "colpe" coniugali o addirittura lo
stato di convivenza more uxorio del coniuge separato, situazione
questa definita "disordinata" e quindi "pericolosa" per l' educazione
del minore. L' A., osserva pertanto con favore il consolidarsi di un
nuovo indirizzo giurisprudenziale (di cui la pronuncia annotata e' un
esempio significativo) il quale, oltre a offrire dell' art. 155 c.c.
una lettura piu' corretta e piu' fedele al dato testuale, mostra
altresi' di valutare positivamente la famiglia di fatto, vista come
formazione sociale in cui il minore puo' trovare le gratificazioni
affettive, la stabilita' e la sicurezza per una crescita equilibrata
e serena.
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| art. 155 c.c.
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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