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168602
IDG870700041
87.07.00041 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ferrante Vincenzo
Concorso di norme in tema di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale e di insubordinazione alla luce della nuova normativa
nota a ord. Trib. Mil. Torino 12 febbraio 1986
Giur. merito, an. 18 (1986), fasc. 6, pt. 2, pag. 1153-1155
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D51120; D51121; D5512; D5006
La soluzione interpretativa data dall' ordinanza del Tribunale militare di Torino alla nuova legge sull' insubordinazione non va seguita non perche' in pratica vanificherebbe la portata innovativa della legge stessa, ma per puntuali motivi esegetici. In sintesi la qualifica di pubblico ufficiale e' indifferente per il reato di insubordinazione, essendo il vincolo gerarchico valore superiore inerente alla tutela dell' amministrazione militare a sua volta speciale rispetto alla pubblica amministrazione in generale, a prescindere dalla ridotta applicabilita' della normativa in oggetto. Il problema del concorso apparente di norme coesistenti va risolto in questo caso applicando il criterio della sussidiarieta' inteso come rapporto tra due norme le quali descrivono gradi e stadi diversi di offesa di uno stesso bene, cosicche' quello descritto dalla disposizione sussidiaria, essendo meno grave di quello descritto dalla disposizione principale, resta assorbito da questa, ritenendo pertanto il bene dell' ordinato svolgimento dell' attivita' della pubblica amministrazione sulla stessa linea di sviluppo di quello della disciplina militare, specie dello stesso genere.
art. 337 c.p. art. 341 c.p. art. 189 c.p.mil.p. art. 193 c.p.mil.p. art. 199 c.p.mil.p. l. 26 novembre 1985, n. 689
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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