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168607
IDG870700046
87.07.00046 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Raymondi Giulia
Attivita' bancaria e diritto penale, con particolare riferimento al delitto di peculato
nota a Trib. Roma Ufficio Istruzione 16 luglio 1984
Giur. merito, an. 18 (1986), fasc. 6, pt. 2, pag. 1194-1211
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D18123; D18124; D51110; D537
L' A., esamina la problematica attinente alla qualificazione giuridica dell' attivita' bancaria, con particolare riferimento alla attribuzione di qualifiche pubblicistiche per gli operatori del settore. Dopo aver sottolineato il carattere imprenditoriale proprio della raccolta del risparmio e dell' esercizio del credito (indipendentemente dalla componente pubblicistica dell' istituto preposto), l' A., analizza le differenti interpretazioni giurisprudenziali sull' argomento, evidenziando le diverse conclusioni raggiunte dalle sezioni unite della Suprema Corte, con pronunce emesse in sede civile ed in sede penale. Rilevata, infine, la statuizione - sostanzialmente interlocutoria - della Corte Costituzionale, l' A., si sofferma sulla struttura e sulla problematica del c.d. peculato bancario, tratteggiandone i confini con il delitto di malversazione e ponendo in rilievo il ruolo dell' elemento soggettivo, strettamente correlato con la possibile problematica dell' errore in cui puo' versare l' agente e sul contenuto della distrazione punibile.
art. 3 Cost. art. 41 comma 3 Cost. art. 47 comma 1 Cost. art. 2195 c.c. art. 2201 c.c. art. 61 n. 9 c.p. art. 314 c.p. art. 315 c.p. art. 357 c.p. art. 358 c.p. art. 646 c.p. art. 1 l. 7 marzo 1938, n. 141 art. 92 l. 7 marzo 1938, n. 141 art. 30 l. 20 marzo 1975, n. 70
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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