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17012
IDG791310127
79.13.10127 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
marramao giacomo
il significato e i limiti dell' opera teorica di marcuse. aspettando la rivoluzione
Rinascita, an. 36 (1979), fasc. 30 (3 agosto), pag. 10
f413; f411; f420
(Sommario: l' inadeguatezza dell' antropologia rivoluzionaria di marcuse, specialmente con "l' uomo a una dimensione", non si misurava soltanto relativamente alle societa' europee ma alla stessa societa' americana dove i conflitti sociali reclamavano analisi ben altrimenti determinate)
secondo l' a., l' opera teorica di marcuse, come del resto quelle dei filosofi sociali francofortesi horkheimer e adorno, e' stata condizionata dall' esperienza diretta della sconfitta del movimento operaio tedesco del 1933. la filosofia della storia dello stato autoritario di marcuse, afferma l' a., non e' incompatibile con l' assunto marxista del superamento del capitalismo. l' emergere dello stato autoritario appare, infatti, come la verifica delle posizioni circa la "crisi finale" che esso pero' e' capace di imbrigliare con mezzi interamente extraeconomici. da questo punto parte la riflessione marcusiana sul "dominio" e sulla sua tendenza a sopprimere ogni autonomia del "privato" e dell' esistenza individuale. nella sua opera piu' famosa "l' uomo a una dimensione", marcuse pone l' esigenza di una teoria del capitalismo maturo che nello stesso tempo e' una teoria dei nuovi soggetti rivoluzionari. marcuse rifiuta cosi' il determinismo del marxismo ortodosso e coglie la tensione fra liberazione individuale e progetto collettivo di trasformazione sociale. l' a. pur riconoscendo il valore della critica marcusiana del marxismo ortodosso sostiene la inadeguatezza della sua antropologia rivoluzionaria a base umanistico-filosofica.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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