| L' articolo suggerisce un' analisi delle modificazioni psicologiche
che si instaurano nel rapporto tra il soggetto ristretto in Istituto
e realta' esterna durante la fase detentiva. Si ipotizza la
possibilita' di un' azione esercitata dall' esperienza di
"deprivazione" che associata a pressioni comportamentali e regole
imposte dal codice dei detenuti da un lato e a processi rieducativi
dall' altro, giunge a modificare l' immagine che il soggetto porta
con se' del mondo esterno e dei rapporti interpersonali preesistenti,
che viene a poco a poco sostituita da ricordi. In questo processo
elementi quali: lo stato psicologico del soggetto, il grado di
benessere sperimentato prima della "deprivazione" giocano un ruolo
informatore giungendo, nei primi periodi della fase detentiva, a
promuovere meccanismi di censura o ad enfatizzare cio' che egli ha
momentaneamente abbandonato e man mano che si avvicina il fine pena,
contribuiscono a creare, insieme ai desideri maturati, un' immagine
mentale precognitrice della realta' esterna.
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