| in merito all' affare eni l' a. osserva che il pci si limita a
chiedere al governo un rapido accertamento della verita', il
ristabilimento del contratto con l' arabia saudita, e un rigoroso
programma energetico. e' un uso un po' distorto di uno strumento
parlamentare, scrive l' a., che, se lo si vuol vedere come direttiva,
ha l' inconveniente di provenire da una forza politica che
ufficialmente si propone di abbattere questo governo. un discorso
analogo, sostiene l' a., ma in termini aggravati va fatto per l'
interrogazione presentata dal psi non per sapere qualcosa dall'
esecutivo, bensi' per invitarlo, come se niente fosse, a revocare la
sospensione di mazzanti dalla presidenza dell' eni. l' a. si domanda
perche' in entrambi i casi si e' voluto adottare una procedura
impropria. per la buona ragione, scrive l' a., che i proponenti dell'
uno come dell' altro strumento non desiderano la caduta del governo,
in attesa che si decida a cadere da se', perseguendo il criterio di
non far passare in parlamento nessuna proposta del governo cossiga.
tale sistema, rileva l' a., non e' degno ne' di una vera maggioranza,
ne' di una vera opposizione.
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