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Stampa giuridica

Documento


172332
IDG880700084
88.07.00084 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ferrante Umberto
Addebito di reati col mezzo della stampa e delitto di calunnia
nota a App. Perugia 18 marzo 1986
Giur. merito, an. 19 (1987), fasc. 4-5, pt. 2, pag. 964-973
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D51203; D501050; D60010
Nella sentenza annotata si afferma che e' possibile commettere il reato di calunnia col mezzo della stampa. Si rileva in contrario che le notizie cosiddette qualificate di reato, indicate dall' art. 368 c.p. come modalita' dell' incolpazione, implicano un collegamento tra il soggetto che riferisce la notizia e l' autorita' che l' apprende, collegamento che non si riscontra nelle altre notizie di reato cosiddette inqualificate; sottolineato che tale collegamento e' ribadito dalla dizione "diretta." usata dall' art. 368 c.p., si osserva che proprio perche' la delazione anonima non puo' considerarsi "denunzia", anche se "diretta" all' autorita' giudiziaria, l' art. 368 c.p. le attribuisce espressamente tale valore. A conclusione si richiama l' attenzione sul fatto che mentre di fronte a notizie di reato apprese privatamente o dalla stampa o dalla televisione, il pubblico ministero puo' restare inattivo senza che sia necessario alcun provvedimento, lo stesso non puo' dirsi per le notizie di reato comunicate con le modalita' di cui l' art. 368 c.p..
art. 368 c.p. art. 5 c.p.p. art. 6 c.p.p. art. 7 c.p.p. art. 9 c.p.p.
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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