Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


172339
IDG880700091
88.07.00091 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Belfiore Camillo
Il medico convenzionato: lavoratore autonomo o subordinato?
nota a Pret. Lecco 12 dicembre 1985
Giur. merito, an. 19 (1987), fasc. 4-5, pt. 3, pag. 1033-1038
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D969102; D74; D72
Premesso che le differenze concettualmente raffigurabili fra il lavoro autonomo e quello subordinato si vanno attenuando, si rileva che la giurisprudenza delle Sezioni Unite della Cassazione e' decisamente orientata a riconoscere come autonomo il lavoro dei medici convenzionati con enti previdenziali e assistenziali.Si osserva che la linea di demarcazione fra il lavoro autonomo e quello subordinato e' offerta esclusivamente dall' elemento "subordinazione", da riscontrare nella realta' dello svolgimento del rapporto, a prescindere dalla qualificazione datane dalle parti, dovendo valutarsi la comune intenzione negoziale di queste dal loro comportamento complessivo. Si rileva che la giurisprudenza ha individuato i parametri rivelatori della subordinazione del prestatore d' opera intellettuale - quale e' il medico - nel suo inserimento nell' organizzazione dell' imprenditore e nell' osservanza di direttive concernenti non il merito della prestazione, ma le modalita' del suo svolgimento. Si pone in risalto che definire la subordinazione del medico come sottoposizione a direttive concernenti l' intrinseco svolgimento delle prestazioni e' contraddittorio, perche' porterebbe a negare la possibilita' stessa di concepire un rapporto di lavoro subordinato coi medici. Si conclude affermando che, nel ricorso dei due cennati parametri rivelatori, il rapporto dell' ente con i medici convenzionati realizza una situazione di evidente subordinazione e quindi di pubblico impiego.
art. 409 n. 3 c.p.c. art. 2094 c.c. art. 2222 c.c.
Ist. dir. agrario - Univ. FI



Ritorna al menu della banca dati