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176101
IDG881200837
88.12.00837 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
De Leonardis Pier Nicola
Verso la tutela del paesaggio come situazione oggettiva costituzional
Riv. trim. dir. pubbl., an. 38 (1988), fasc. 2, pag. 342-373
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D1825; D18801
La formula dell' art. 1 bis della l. 431 del 1985 segnala l' avvio verso un sistema integrato di pianificazione, in cui il valore paesistico-ambientale si focalizza come principio di canonizzazione della disciplina urbanistico-territoriale. Il problema dell' identificazione degli elementi di garanzia del rapporto comunita'-cultura-paesaggio comporta l' approfondimento critico dell' evoluzione normativa determinatasi ormai con il superamento del criterio interpretativo della "pietrificazione" che, reagendo sulla formula dell' art. 9, comma 2 Cost., ne aveva implicato la cristallizzazione nel quadro di garanzie limitative corrispondenti allo strumento del "vincolo" ed al "topos" delle "elencazioni". La letture piu' aggiornata della disciplina di specie in chiave pluralistica, con riferimento agli strumenti urbanistici novellati, induce ad individuare nella funzione di tutela del paesaggio, una situazione costituzionale connotata da oggettivita', che costituisce presupposto delle situazioni soggettive imputate sia a soggetti pubblici che a soggetti privati. Verificata l' inadeguatezza del modulo concettuale di tutela in chiave conservativa, emerge un' ipotesi ricostruttiva incentrata nell' individuazione del paesaggio come forma dinamica del territorio, concepita in funzione del principio di identita' culturale della formazione sociale-comunita', in rapporto di necessaria interazione con le diverse dimensioni dell' "ambiente-cultura".
l. 29 giugno 1939, n. 1497 l. 8 agosto 1985, n. 431 l. 8 luglio 1986, n. 349
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