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| IDG890100061 | |
| 89.01.00061 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Vaccaro Maria Jose'
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| Sul diritto della pubblica amministrazione a ripetere somme
indebitamente erogate ai propri dipendenti
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| Intervento al convegno sul tema: "La tutela dei crediti nel pubblico
impiego", Catania, 13 marzo 1987
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| Riv. it. dir. lav., an. 6 (1987), fasc. 4, pt. 1, pag. 591-610
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D143; D160
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| La generle tendenza alla tutela dei lavoratori dipendenti ha prodotto
nel settore pubblico un orientamento giurisprudenziale tendente ad
affermare un principio di irripetibilita' delle somme indebitamente
erogate dalla p.a. sul presupposto della buona fede del pubblico
dipendente e del pregiudizio che il recupero determinerebbe sulla sua
situazione economica. Nel lavoro si mette al contrario in evidenza l'
impossibilita' di ammettere la discrezionalita' del recupero
risultando lo stesso una conseguenza implicita dell' annullamento
dell' atto da cui deriva l' erogazione economica che trova conferma
nei principi generali del diritto amministrativo ed in particolare in
quelli del pubblico impiego oltre ad essere esplicitamente previsto
in specifiche norme di legge. Si analizzano poi le particolari
vicende delle somme percepite in base a promozioni successivamente
annullate e quelle degli assegni alimentari corrisposte in ipotesi di
sospensione cautelare. Si sottolinea, infine, come la situazione di
sfavore del pubblico dipendente rispetto alla p.a. sulla quale
sarebbe opportuno incidere, derivi piuttosto dal diverso trattamento
a cui e' sottoposto in materia di prescrizione e dalla situazione di
incertezza giuridica in cui versa a causa della mancanza di limiti
temporali al potere di annullamento di ufficio.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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