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176335
IDG890100233
89.01.00233 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Sisto Francesco Paolo
Mater non semper certa est: la gestazione per conto terzi fra (pieni di) scienza e (vuoti di) legislazione
Relazione svolta al XXXIV Corso di studi del Centro internazionale magistrati "Luigi Severini" sul tema: "Natura e artificio della filiazione", Perugia, settembre 1987
Dir. fam., an. 16 (1987), fasc. 3-4, pag. 1467-1473
D300080; D3013; F31
(Sommario: La disabitudine al "vuoto" legislativo fra iperproduzione normativa ed emergenza. Il giurista di fronte all' inerzia del legislatore: "quid jus" e "quid iuris". La ricerca induttiva a mezzo terminale del Centro Elettronico di Documentazione presso la S.C.C. Bene giuridico e scelte qualitative della giurisprudenza di legittimita' nell' ambito del delitto di alterazione dello stato civile del neonato. La c.d. "gestazione per conto terzi": definizione e limiti, profili di diritto comparato, i progetti di legge italiani, le ragioni del divieto ritenute dalla Commissione ministeriale. In particolare, spunti in ordine al prospettato rischio di "trasmissione" del patrimonio genetico: critica, con riferimento agli elementi discretivi dall' inseminazione artificiale ed al consenso ex artt. 50 c.p. e 5 c.c. Tentativo di una definizione biogiuridica di madre, critica all' interpretazione tradizionale del criterio di cui all' art. 269 comma 3 c.c., adesione alla tesi del Santuosso. L' incertezza sulla definizione di "madre" e ripercussioni sulla fattispecie descrittiva ex art. 567 comma 2 c.p.: mancanza di "immutatio veri", inaccettabilita' della norma civile come integrativa del precetto penale, divieto di interpretazione "in malam partem", valutazione della sterilita' ai sensi dell' art. 54 c.p. Conclusioni applicative. La necessita' che la norma penale si accompagni ad un sistema di controllo e prevenzione sociale. Fini esclusivamente terapeutici, garanzie giurisdizionali, indispensabilita' del consenso, indennita' per la gestante, quali presupposti per una scelta non solo "di principio", ma soprattutto responsabile e concreta)
art. 50 c.p. art. 5 c.c. art. 269 c.c. art. 567 comma 2 c.p.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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