| Nella prima parte del saggio l' A. esamina il paradigma della cultura
politica, inteso sia come approccio analitico ai fenomeni politici,
sia come definizione di oggetto di studio. Egli riconosce il debito
che la scienza politica deve alla "scoperta" della cultura politica
da parte di Gabriel Almond ma mette in evidenza i limiti della sua
analisi. La cultura politica, in altre parole, non e' solo fatta di
opinioni, di atteggiamenti e di tendenze, ma anche di idee e di
valori, di simboli e norme, di miti e rituali, di comportamenti e di
strutture. La cultura politica e' una forma di coscienza collettiva
che si sviluppa attraverso le esperienze storiche e nell' ambito del
territorio. Le esperienze storiche collettive e lo spazio
territoriale sono particolarmente importanti alle culture politiche
locali che mostrano una grande capacita' di sopravvivenza in molti
sistemi europei compreso quello italiano. Nella seconda parte l' A.
spiega le metodologie ed i risultati di due lavori di ricerca su due
zone della toscana centrale, caratterizzate dalla c.d. "subcultura
rossa". La prima ricerca, un' analisi di contenuto di un settimanale
socialista della Valdelsa nei quindici anni a cavallo del secolo,
cerca di identificare i messaggi e i valori diffusi da quel giornale
nell' area sotto la sua influenza. Quei messaggi e quei valori che
non erano limitati alla sfera strettamente politica, possono essere
considerati come costitutivi della cultura politica locale di un'
area rossa nel suo stadio di formazione. La seconda ricerca si
riferisce all' origine, rifondazione e persistenza della subcultura
rossa nel Medio Valdarno Inferiore. Il recupero di materiale storico
ed interviste in profondita' per ricostruire i processi di
socializzazione e per cogliere le motivazioni di voto al PCI, hanno
consentito di ricostruire le fasi attraverso cui si e' creata la
sottocultura: dalla prima propaganda socialista all' inizio del
secolo alla mobilitazione dei mezzadri durante il fascismo e la
Resistenza che ha preparato la via al predominio del PCI. Una serie
di intervista ha reso possibile la ricostruzione dei processi di
socializzazione degli elettori costantemente comunisti e delle loro
motivazioni del voto: la lealta' alla tradizione ha un ruolo centrale
in un' area che ha attraversato profonde trasformazioni sociali ed
economiche.
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