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176436
IDG890400031
89.04.00031 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Inglehart Ronald
Cultura politica e democrazia stabile
Politico, an. 53 (1988), fasc. 2, pag. 311-330
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D043; F4204
Scopo di questo articolo e' quello di riaffermare l' importanza dei fattori culturali per comprendere i fenomeni politici contro la tendenza dominante, che privilegia i modelli interpretativi basati sulle variabili economiche. Sebbene siano numerose e facilmente reperibili, queste ultime non possono fornire un quadro esauriente delle varie realta' politiche, soprattutto da un punto di vista comparativo. D' altra parte, il concetto di cultura politica vanta una importante tradizione, che si e' consolidata nel 1963 con la pubblicazione di "The Civic Culture" di Almond e Verba. Da quel momento, atteggiamenti come la fiducia interpersonale ed una predzisposizione favorevole verso le proprie istituzioni sono considerate elementi di grande importanza per la stabilita' di un sistema democratico. Ed e' in questa prospettiva che l' A. considera fondamentale, nonostante le varie critiche di cui e' stato oggetto, che sviluppa le argomentazioni tendenti a dimostrare l' influenza sulle democrazie moderne di una serie di atteggiamenti sintetizzati nell' espressione "livello di soddisfazione di vita". In breve, l' essere soddisfatti della propria vita, i sentimenti di felicita' e di fiducia mostrano da parte dell' individuo una disposizione favorevole riguardo al mondo circostante, compreso il regime politico nel quale vive. Facendo uso dei risultati dei sondaggi effettuati dall' Eurobarometro dal 1973 ad oggi in nove nazioni della CEE, l' A. dimostra che le cose stanno cosi': in particolare e' evidente la correlazione fra livello di soddisfazione personale e buon funzionamento di una democrazia. Ma quale ragione fa si' che i cittadini di una certa nazione si sentano piu' soddisfatti rispetto a quelli di un' altra? Di nuovo, le variabili economiche hanno poco peso. Non necessariamente le nazioni piu' "ricche" sono anche le piu' "felici", ne' il grado di soddisfazione segue in qualche modo le fluttuazioni della contingenza economica. Meglio, la percezione piu' o meno positiva delle proprie condizioni sembra strettamente connessa alle tendenze culturali come l' esperienza storica o la tradizione.
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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