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180459
IDG890907962
89.09.07962 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Verde Giovanni
Brevi considerazioni su cognizione incidentale e pregiudizialita'
Intervento al XVI convegno nazionale dell' Associazione italiana tra gli studiosi del processo civile, Trieste, 2-3 ottobre 1987
Riv. dir. proc., s. 2, an. 44 (1989), fasc. 1, pag. 175-180
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D41810; D4023
E' difficile poter sostenere che l' accertamento "incidenter tantum" sia superficiale, provvisorio, approssimato, mentra la cognizione "principaliter" e' piena, definitiva ed esauriente. Se si sostenesse questa tesi, dovremmo pervenire alla conclusione che le parti hanno il diritto di trasformare tutte le questioni incidentali in accertamenti autonomi, perche' soltanto in questo modo e' assicurata alle stesse pienezze di difesa.
art. 34 c.p.c. art. 40 c.p.c. art. 295 c.p.c. art. 336 comma 1 c.p.c. art. 337 comma 2 c.p.c.
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