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180732
IDG891508242
89.15.08242 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Biffa Massimo
Il patteggiamento nei procedimenti differenziati
Giur. merito, an. 21 (1989), fasc. 3, pt. 4, pag. 805-810
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D68
Premesso un breve cenno sui procedimenti differenziati disciplinati dal nuovo codice di procedura penale (d.p.r. 22 settembre 1988, n. 447), l' A. si sofferma sul c.d. patteggiamento, cioe' sugli istituti del giudizio abbreviato e dell' applicazione del la pena a richiesta delle parti. Dopo una sintetica rassegna ed un contestuale commento delle disposizioni normative che disciplinano i due citati istituti, l' A. segnala alcune discrasie tra i criteri direttivi della legge delega ed il nuovo codice di rito. In tale prospettiva, tra i vari problemi affrontati, l' A. si sofferma sulla possibilita' concessa dal nuovo codice di utilizzare "l' applicazione della pena a richiesta delle parti" per i reati puniti con esclusiva pena pecuniaria che non sembrerebbe essere stata prevista dal legislatore delegante. Infine, l' A. accenna ai nuovi ed impegnativi compiti che attendono il difensore in relazione all' utilizzazione del patteggiamento e conclude formulando un giudizio positivo sull' introduzione nel nuovo codice degli istituti processuali esaminati in quanto soddisfano esigenze di economia processuale.
d.p.r. 22 settembre 1988, n. 447



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