| 180733 | |
| IDG891508243 | |
| 89.15.08243 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Zaffalon Elio
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| La l. 5 agosto 1988, n. 330: "Nuova disciplina dei provvedimenti
restrittivi della liberta' personale nel processo penale"
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| Giur. merito, an. 21 (1989), fasc. 3, pt. 4, pag. 811-818
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D611
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| Si tratta di una completa analisi -dichiaratamente vista con l'
ottica dell' imputato e del difensore- della l. 330/1988, c.d. legge
anticipatrice del nuovo codice di procedura penale. Vengono
analizzati, tenendo costantemente d' occhio la disciplina del nuovo
codice: la nuova terminologia usata dal legislatore; la sottrazione
di competenze ai P.M. ed ai Pretori inquirenti e l' istituzione del
giudice istruttore "della liberta'"; l' accentuazione di limitazioni
di ammissibilita' della custodia cautelare e la sottolineatura delle
misure alternative; l' ampliamento degli spazi della difesa tecnica.
In sede di commento fra l' altro l' A., premesso un giudizio positivo
su gran parte delle nuove disposizioni, manifesta perplessita' per la
scelta tecnica di accostamento del giudice istruttore al giudice
delle indagini preliminari previsto dal nuovo codice e lamenta la
mancata precisazione dei criteri concernenti il requisito della
pericolosita'. Utile sul piano pratico la casistica. L' affidamento
al servizio sociale e' (forse) una delle cause di estinzione della
pena da tener presenti nella concessione della liberazione. Crea
complicazioni nel rito pretorile direttissimo l' identificazione fra
magistrato convalidante e confermante. La problematica relativa all'
arresto del testimone, insorta con l' introduzione per il mandato di
cattura della soglia della pena edittale superiore a 3 anni, soglia
non raggiunta dal reato di falsa testimonianza, va risolto con l'
escludere la possibilita' di emettere mandato di cattura (e quindi
mandato di arresto) contro il testimone, di cui si ammette pero' l'
arresto in flagranza (valevole quindi 96 ore).
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| l. 5 agosto 1988, n. 330
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