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Documento


18075
IDG801300876
80.13.00876 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
sorgi marcello
dietro le sbarre, 2. applicare la legge di riforma carceraria, in italia, e' praticamente impossibile: mancano le strutture. su 250 prigioni, almeno 180 sono castelli e conventi dell' epoca borbonica. ecco cosa ne pensano politici e tecnici. in carcere si respira violenza anche dai muri
Messaggero, an. 102 (1980), fasc. 111 (30 aprile), pag. 19
(testo con illustrazioni)
d644
l' a. rileva che il sistema carcerario italiano presenta dovunque esempi degradanti, dove la pena si trasforma in sofferenza disumana; applicare la nuova legge carceraria e' quasi dappertutto impossibile. c' e' sicuramente un problema di mancanza di volonta' ma l' ostacolo maggiore rimangono le strutture edilizie. maria teresa granati (vice presidente comunista della commissione giustizia) fa notare che dal punto di vista degli edifici, pochissimi sono nati come carceri, che le celle sono sovraffollate, che ci sono percentuali di rifiuto del cibo fino al 70%. se questo e' il quadro, non ci si puo' meravigliare che le prigioni siano diventate serbatori di grande tensione antiistituzionale. un nuovo apparato carcerario non si fa da un giorno all' altro ma si potrebbe intanto redigere un piano.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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